È un festival cinematografico tramite concorso dedicato al mondo dei cortometraggi, sorto con il duplice intento di rendere la città di Savigliano scenario di una rassegna di corti legata al territorio, valorizzandolo e contribuendo a far rete tra i suoi soggetti, e per offrire un’opportunità accessibile a tutti i cineasti di esprimere il proprio talento e passione.
Il Festival nasce ufficialmente nel 2016 con la caratteristica di avere una tematica che vari di anno in anno e che sia legata al territorio: dal treno, centrale nella storia di Savigliano, al teatro, ispirandosi al celebre teatro Milanollo, passando per saviglianesi illustri quali l’astronomo Schiaparelli, fino all’importante collaborazione col programma “Mab Monviso Unesco”. Durante gli anni il concorso è cresciuto in termini di numeri e di qualità, andando ad ospitare opere di fama internazionale quali il premio Oscar 2018 come miglior cortometraggio e arrivando a 587 opere in concorso provenienti da 60 nazioni durante la III edizione del 2018. Il Festival ha inoltre ospitato nella Giuria ufficiale personalità di spicco del mondo cinematografico e non solo quali Fredo Valla e l’artista Michelangelo Pistoletto.
Il Festival è organizzato dell’Associazione Culturale Cortocircuito, costituita da un gruppo di ragazzi saviglianesi, il cui principale obiettivo è l’organizzazione di eventi e manifestazioni per promuovere la cultura cinematografica nel territorio.
L’associazione organizza inoltre eventi collaterali collaborando con le differenti realtà locali, come eventi di avvicinamento alla manifestazione (anteprime, collaborazioni con altri festival locali e nazionali, cinematografici e non, proiezioni estive nell'ambito della programmazione di altre realtà, e serate a tema (rassegne d’autore, proiezioni speciali, Master Class, presentazione di libri, ecc.).
Savigliano è una delle città più grandi della pianura di Cuneo; città natale di Schiaparelli, uno dei più illustri astrologi italiani, fu un importante piazzaforte militare e nel XVII secolo conobbe una fioritura delle arti, rappresentata dalla famosa Scuola Saviglianese. Cento anni dopo, la città diventa sede di manifatture tessili e meccaniche importanti, cui l'arrivo della ferrovia (1853) offre nuove possibilità di traffico e di collegamenti. I primi stabilimenti per la lavorazione del materiale rotabile si trasformarono nel 1880 nella Società Nazionale delle Officine di Savigliano (SNOS), azienda di fama europea successivamente acquisita dalla FIAT Ferroviaria. Il museo ferroviario è una raccolta di apparati di controllo per la circolazione, strumenti di lavoro, cimeli e documenti di chi ha progettato, costruito e vissuto la ferrovia.
