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La “Nouvelle Vague Tedesca”, la poesia laddove non te l’aspetti
Anche quella tedesca, come tutte le nouvelle vague, si manifesta in contrasto e in netta opposizione con un periodo di stagnazione culturale che per 15 anni dopo la sconfitta, ha reso la Germania un luogo politicamente stabile ma culturalmente immobile , nella completa incapacità di un approfondimento della propria storia e attualità. La vittoria politica di Willi Brand alla fine degli anni 60 è invece il passaggio decisivo capace di scuotere il paese dal suo torpore e promuovere in letteratura, teatro e cinema una nuova stagione fatta di una evidente volontà di rottura con il passato e con un’intenzione ferma di indagine sul reale , di oggi e di ieri. Così escono sugli schermi, tra gli sguardi sbalorditi del pubblico europeo che tutto si aspettava meno che in Germania ci fossero registi capaci di spiazzamenti vertiginosi, una serie di film firmati da autori che impareremo presto tutti quanti a conoscere e a inseguire , un fiume in piena di opere di qualità , come se una diga avesse ceduto. Anche in questo caso una rivista è la guida artistica e politica di questo nuovo corso, dove le intenzioni di fare un cinema del tutto alternativo rispetto al passato, senza censure e fortemente ancorato al paese sono condivise da tutti , anche se i modelli narrativi rimarranno personali e originali. I nomi ormai li conosciamo bene perché tutti quanti saranno famosi in tutto il mondo e ancora oggi qualcuno di loro non ha riposto la cinepresa come Wim Wenders o Werner Herzog , altri come Reyner Fassbinder ci hanno lasciato da un pezzo, altri ancora come Margaretha Von Trotta, Alexander Kluge, Volker Shlondorff , Edgar Reitz si godono la pensione. Quest’ultimo in modo particolarmente meritato dopo un lavoro durato una vita, tutto dedicato alla storia della Germania vista con gli occhi di una famiglia nelle diverse generazioni, con i suoi 3 Heimat (Patria), il film più lungo della storia per un totale di 30 episodi , un viaggio emozionante e imperdibile nella vita di uomini semplici alle prese con la storia.