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I grandi della comicità muta: Buster Keaton

Fin dagli esordi il cinema ha voluto divertire e il comico è stato un genere che ha supportato lo sviluppo di questa nuova arte a partire dagli anni 10 in avanti. Alla scuola di Max Sennet, colui che ha inventato le comiche, finali o meno, si sono formati i grandi del cinema muto degli anni 20 negli Stati Uniti, che furono poi capaci di un salto qualitativo eccezionale, passando dalla logica dello Slapstick, ovvero la torta in faccia e la scivolata su buccia di banana di gruppo, alla narrazione strutturata, con personaggi dotati di carattere, attivi di solito in un mondo avverso. Fu questo il caso dei due massimi interpreti di questa nuova comicità non fine a se stessa, ovvero Charlie Chaplin e Buster Keaton, il cui cinema dalla parte degli inermi e dei perseguitati dalla sventura, seppe conferire valore poetico al comico, anche se tramite una risata amara e mai davvero liberatoria. Ma mentre il primo ci porta nei drammi della quotidianità degli umili, il secondo, non interessato al sociale, descrive un personaggio in perenne conflitto con gli avvenimenti, da cui appare costantemente travolto se non per un estremo guizzo di sopravvivenza, lasciando a bocca asciutta ciò che li aveva causati. Keaton insomma è l’umanità in lotta con le sciagure, sempre imprevedibili e accanite, talvolta generate dai comportamenti deleteri degli uomini, talvolta dalle devastanti forze della natura, sovente poco benigna. La sua maschera immutabile, perfettamente adatta al suo viso spigoloso, è lo strumento perfetto per la sua guerra quotidiana , nulla è in grado di scalfire la sua tenuta e nulla può renderlo sconfortato o inabile, ma è anche il mezzo più efficace per portare le sue avventure in una dimensione quasi metafisica. Tanto per fare un esempio, in “The navigator “ si immerge in tenuta da palombaro per riparare una nave e piazza una transenna in fondo al mare con la scritta “ lavori in corso. Il sonoro sarà la sua rovina, la maschera tragica che sopravvive a ogni sorta di sventura per tutto il decennio è inadattabile alle parole e per il grande Buster verranno tempi non felici.