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INGMAR BERGMAN, Lo specchio e l’anima

L’opera di Bergman è una grande ricerca di senso della esistenza umana laddove, per innumerevoli motivi, viene a mancare il sostegno dei valori tradizionali della religione, delle famiglia, della società ordinata che la modernità ha provveduto a svalutare, rendendoli inidonei a quell’equilibrio di cui l’essere umano ha sempre bisogno. Una indagine nell’anima spaesata di una civiltà e di una coscienza individuale che non sa più rispondere ai temi di fondo, le ragioni e il senso del nostro transitare nel mondo e l’accettazione della morte, privata dell’aldilà. Così i personaggi di Bergman vivono la solitudine esistenziale di chi non trova risposte e faticosamente tenta di riscoprire il piacere del vivere anche laddove manca una finalità più elevata. Meraviglioso in questo senso sarà il suo capolavoro “Fanny e Alexander” del 1982 in cui Bergman, fatti i conti e accantonate le certezze di un tempo come il rigido moralismo religioso o l’autoritarismo paterno, superato dunque ogni tormento, libera un inno alla vita che va colta così come è, senza cercarne necessariamente un senso . E’ lo spirito dei bambini che scoprono il mondo restandone affascinati per ciò che è e non per il suo significato e così facendo provano tutte le emozioni del caso come fossero immersi in qualcosa di magico. Un percorso artistico di rara profondità concettuale che il grande regista svedese realizza però avendo ben presente che il cinema si rivolge a un pubblico vasto, per cui anche i temi più complessi devono avere capacità di suggestione, di coinvolgimento emotivo e quindi di spettacolo. Il cinema di Bergman anche quando impegnato a riflettere sui grandi interrogativi dell’umanità lo farà sempre evitando gli enigmi ma anzi con la leggerezza di racconti, vicende , dialoghi comprensibili e stimolanti , che sentiamo vicini alla nostra quotidianità , oppure utilizzando simbologie suggestive che restano nella memoria per sempre , a partire dalla celebre partita a scacchi di quel “Settimo sigillo” che lo ha fatto conoscere al mondo.